La Vitamina D è conosciuta per la sua importanza riguardo la mineralizzazione di ossa e denti, ma non tutti sanno che ha anche importanti funzioni per la salute ottimale del bulbo pilifero e quindi dei nostri amati capelli
Cos’è la Vitamina D
Rientra tra le vitamine liposolubili, ossia che per essere disciolte e assimilate necessitano di grassi. Esiste in ben 5 forme ma la D2 e la D3 sono quelle maggiormente biodisponibili per il corpo umano.
La vitamina D2 è costituita dal ergocalciferolo, ha origine vegetale e assimilabile solo per via alimentare.
La vitamina D3, o colecalciferolo è la forma naturalmente presente nei mammiferi ed è fino a 100 volte più attiva rispetto al ergocalciferolo.
Viene prodotta direttamente dalla pelle che tramite esposizione alla luce solare trasforma il precursore 7-deidrocolesterolo (derivante dal colesterolo) in colecalciferolo
La vitamina D non viene immagazzinata nel fegato e la quantità ottenibile dagli alimenti è assai limitata. La produzione avviene essenzialmente a livello cutaneo tramite esposizione al sole.
Il colecalciferolo ha struttura molto simile a quella di un ormone steroideo per questo molti studiosi tendono a considerarlo più come un ormone che come una classica vitamina.
Vitamina D e Capelli
Se ti trovi a leggere questa pagina, certamente sei interessato soprattutto a ciò che questa vitamina può fare in ambito tricologico, per cui parto subito con i punti salienti:
- Visto che viene prodotta tramite la pelle, il suo recettore (VDR) è presente anche nei follicoli piliferi viene espresso durante le ultime fasi dell’anagen e durante il catagen. La Vitamina D3 avrebbe quindi un ruolo chiave nell’iniziare l’anagen, la fase attiva del ciclo vitale del capello
- I livelli di tale elemento non sono certo tra le cause dell’alopecia androgenetica, ma la sua presenza è molto importante per la salute del follicolo pilifero e una sua carenza può certamente essere causa di forti effluvi dovuti ad alterazione del ciclo pilifero
- Anche il fatto che il rachitismo, ossia il principale sintomo dovuto a bassi livelli di tale vitamina, sia molto spesso accompagnato da alopecia dovrebbe far riflettere… certo non si tratta di androgenetica, ma in ogni caso appare evidente quanto la vitamina D sia correlata ai capelli come dimostrato da questo studio dell’Università di Cleveland
- Invece quest’altro studio dell’Università di Seoul (Korea) è piuttosto complesso per i non addetti ai lavori, ma in parole povere dimostra che il recettore VDR ha una diminuita espressione nei follicoli colpiti da alopecia areata e alopecia universale dimostrando ancora una volta come la Vitamina D sia coinvolta nel processo di crescita dei capelli
- è tra i più importanti parametri che vengono monitorati dai dermatologi durante una visita tricologica in caso di caduta dei capelli.
Altre funzioni della Vitamina D
Ora ok che a noi interessano soprattutto i capelli… ma dato che la vitamina D svolge altri compiti essenziali nel nostro organismo, è corretto fare una carrellata delle principali funzioni:
- Regola l’assorbimento del calcio a livello intestinale
- Consente la mineralizzazione tramite deposizione del calcio e fosforo su tessuto osseo e denti, e questa è certamente la funzione per cui è più nota.
- Regolazione della risposta immunitaria, confermata dal fatto che si è verificata la presenza del recettore VDR su praticamente tutti i tipi di cellule presenti nel nostro sistema immunitario (linfociti T, linfociti B, macrofagi, ecc…). Se tali cellule sono dotate del recettore è evidente che la vitamina D è essenziale per il loro corretto funzionamento. Ovviamente non possiamo dilungarci su questo argomento poiché richiederebbe diverse pagine per essere approfondito e non è lo scopo di questo articolo a carattere generale. Ma per chi fosse interessato ad approfondire metto il link allo studio di riferimento
Vitamina D e Testosterone
Diversi studi, come ad esempio questo presente su Pubmed, dimostrano una correlazione tra bassi livelli di vitamina D e bassi livelli di testosterone.
Interessante anche questo studio dell’Università di Graz in Austria dove facendo assumere a 54 uomini un dosaggio di 3332 UI al giorno di colecalciferolo, si è assistito ad un notevole incremento di testosterone oltre ovviamente al ripristino dei livelli di vitamina D
Certo molti di coloro che si troveranno al leggere questo articolo si preoccuperanno a sentir parlare di aumenti del testosterone visto che tale ormone è coinvolto, seppur indirettamente, nell’insorgere dell’alopecia androgenetica. Però un corretto valore di testosterone è essenziale per far si che gli individui si sesso maschile si sentano bene dal punto di vista sessuale e muscolare.
Inoltre è doveroso ricordare che l’aumento di testosterone indotto da eventuali integrazioni di vitamina D è sempre e comunque entro i limiti fisiologici (per intenderci… non è mica come spararsi steroidi anabolizzanti 😉 )
Alimenti che la contengono
La vitamina D derivante dall’alimentazione ha un’importanza secondaria dato che, come abbiamo visto, la maggior parte della produzione avviene tramite esposizione al sole. Tuttavia gli alimenti in cui è presente sono sostanzialmente i seguenti: Fegato, olii di pesce, pesci grassi come il salmone, sardine, uova (nel tuorlo), latte, formaggi grassi, burro e alcune varietà di funghi (questi contengono però l’ergocalciferolo in quanto di origine vegetale)
Valori di riferimento
I valori possono essere monitorati con delle semplicissime ed economiche analisi del sangue della 25(OH)D. Si può parlare di carenza con valori inferiori a 20 ng/ml, insufficienza se i valori ematici sono compresi tra 20 e 30 ng/ml, sufficienza sopra i 30 ng/ml di sangue.
Tuttavia si parla di dosaggio ottimale dai 40 ai 60 ng/ml mentre sopra i 150 ng/ml si arriva a livelli tossici con la possibilità dei sintomi da sovradosaggio che potete vedere più avanti.
Il quantitativo minimo di cui necessita il corpo umano per restare in salute è di 200 UI al giorno di vitamina D e in genere 3-4000 UI giornaliere possono essere assunte tramite integratori.
Può sembrare molto, però ricordo che esponendosi al sole d’estate in costume si possono produrre fino a 20000 UI in solo mezz’ora. Inoltre studi recenti dimostrano come sia possibile assumere in sicurezza fino a 10000 UI gioraliere
Carenza
Livelli troppo bassi di vitamina D portano ad una vera e propria ipovitaminosi le cui conseguenze possono essere anche piuttosto gravi come possiamo vedere di seguito:
- Nei bambini la carenza può portare al Rachitismo, ossia una patologia che riguarda lo scheletro e può portare a problema di deformazioni o debolezza ossea
- Negli adulti si manifesta sotto forma di osteomalacia che consiste in dolori muscolari e alle ossa
- Dolori addominali
- Negli anziani invece può portare a problemi osteoporosi e ridotta densità ossea
- Si possono verificare alterazioni del ciclo vitale dei capelli con possibili effluvi come abbiamo visto nei paragrafi sopra.
Sovradosaggio
Vista la scarsa presenza negli alimenti è decisamente improbabile avere problemi da eccesso di vitamina D da tale fonte, cosi come non sono noti casi di sovra dosaggio dovuti ad eccessiva esposizione al sole. E’ invece possibile creare scompensi tramite eccessiva assunzione di integratori specifici.
I sintomi possono andare dai semplici problemi di nausea e dolori addominali, fino a sfociare nei casi più gravi in ipercalcemia, nefrocalcinosi (sono i comuni calcoli renali) e calcificazione di tessuti molli. Per contrastare questi problemi relativi all’eccesso di calcio può essere utile affiancare la vitamina K2.
Quanto stare al sole?
E’ ormai risaputo che una corretta esposizione solare è indispensabile per la produzione della vitamina D, però in molti si saranno posti la domanda: “ma quanto devo stare al sole?”
Per dare un’idea di massima, si può dire che un tempo minimo di esposizione ai raggi solari d’estate pari a 20 minuti al giorno, con almeno il 5% di pelle esposta, consente di produrre una concentrazione sierica sufficiente di vitamina D.
Invece un’esposizione in costume da bagno di soli 15-30 minuti è in grado di produrre 10.000-20.000 UI.
Va precisato che l’eventuale eccesso di colecalciferolo prodotto non andrà sprecato, ma verrà immagazzinato nel tessuto adiposo per essere utilizzato al momento del bisogno.
Limitazioni all’assorbimento
A volte, anche in caso di ottimale esposizione al sole e sufficiente apporto per via alimentare, è possibile incorrere in carenze dovute a limitato assorbimento. Le cause possono essere ricondotte alle seguenti:
- Di tipo climatico: ad esempio vivere a latitudini distanti dall’equatore dove l’irraggiamento solare è minore comporta rischi dovuti a ridotta esposizione solare
- Zone dove il clima è spesso nuvoloso
- Età elevata: negli anziani l’assorbimento è molto minore e deriva spesso da scarsa esposizione al sole
- Utilizzo di creme o filtri solari ad elevata protezione
- Colore scuro della pelle
- Obesità la quale fa si che, a causa degli alti livelli di grasso corporeo, questo leghi a se il colecalciferolo (che ricordiamo è liposolubile) impedendone l’utilizzo.
Integrare la Vitamina D
Se a seguito di un controllo dei valori nel sangue si rileva una carenza, il medico che vi segue può optare per prescrivervi un integratore di vitamina D al fine di ripristinarne i corretti livelli ematici.
L’assunzione avviene per via orale o, in casi di malassorbimento, anche per via intramuscolare tramite iniezione.
Questo articolo non vuole essere una pubblicità per integratori di vitamina D, ma una guida sulle caratteristiche di questo importante elemento con una attenzione particolare al lato capelli, per tanto mi limito ad una rapida sintesi. Per approfondimenti ulteriori su questa tipologia di supplementi è comunque in programma un articolo riguardante i prodotti da me utilizzati.
Dibase
E’ un integratore di vitamina D3 prodotto da Abiogen Pharma e soggetto a prescrizione medica e quindi acquistabile in farmacia dietro presentazione di ricetta. Si presenta in forma di gocce da assumere oralmente oppure sotto forma di soluzione iniettabile per i casi di carenza più grave. Nell’immagine qui a fianco è raffigurato il formato da 50000UI in soluzione orale
La sua composizione è costituita da colecalciferolo (in quantità variabile a seconda del dosaggio) unito a olio di oliva raffinato che garantisce il massimo assorbimento di questa vitamina liposolubile.
Dato che la vitamina D viene immagazzinata dal corpo umano, non è necessario assumere dibase giornalmente e in genere vengono prescritte assunzioni settimanali o anche mensili o trimestrali se si utilizza il formato iniettabile da 300000 UI.
Integratori di libera vendita
Fermo restando l’importanza di far accertare da un medico eventuali carenze di vitamina D, se per qualsiasi motivo non volete assumere Dibase, siete in vacanza e non avete modo di farvelo prescrivere, trovate scomoda l’assunzione tramite gocce o iniezione o qualunque sia la ragione 😉 , potete trovare sia in farmacia che on line diversi prodotti in capsule che possono fare al caso vostro.
Qui sotto ne metto alcuni a titolo informativo e come vedete ci sono fasce di prezzo adatte a tutte le tasche:
Conclusioni
Alla fine di questo lungo articolo (ma spero non troppo noioso), abbiamo visto le importantissime funzioni che la vitamina D svolge nel nostro organismo e, coinvolgendo un così ampio spettro, di fatto si comporta più come un ormone (e se ricordate abbiamo spiegato che ne ha anche la struttura chimica).
Regolarizza funzioni che vanno dall’apparato muscolo-scheletrico, al sistema immunitario ed endocrino. Inoltre come abbiamo visto ricopre un ruolo fondamentale anche per quanto riguarda la salute dei nostri adorati capelli.
Quindi, a mio modo di vedere, è una saggia idea verificare tramite analisi del sangue i livelli di tale vitamina e far valutare al dermatologo che vi segue se è il caso di iniziare ad integrarla.
Personalmente io la integro regolarmente nel periodo autunno inverno per poi sospendere in primavera ed estate e negli ultimi 3 anni i valori sono sempre stati nella norma.
Se avete consigli riguardo la vitamina D, volete chiedere approfondimenti o notate imprecisioni, lasciate un commento nell’apposito box qui sotto… vi risponderemo certamente!
Foto in evidenza a inizio articolo di: Alexander Shustov
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