Annurmets Hair è la naturale evoluzione, ossia il primo upgrade, di Applemets Hair il nutraceutico a base di mela annurca campana igp di cui abbiamo abbondantemente trattato nel nostro sito.
Questa tipologia di integratore ha attirato la mia attenzione poiché si basa sulla ricerca della famosa Università Federico II di Napoli con studi secondo me interessanti. Ciò mi ha convinto a testarlo in prima persona.
Pertanto se desideri consultare gli studi su cui si basa, ti rimando alla nostra recensione su Applemets Hair.
In sintesi comunque se non hai voglia di leggerti tutta “la malloppa” questo integratore, come il suo predecessore, sfrutta le proprietà dell’estratto secco di mela annurca campana particolarmente ricco in procianidine B2 le quali si sono rivelate in grado di aumentare l’espressione di cheratina nelle cellule di capelli e unghie.
Questo si è rivelato utile nell’incrementare la velocità di crescita e il peso dei capelli stessi. In pratica, dato che i capelli sono fatti di cheratina, è evidente che maggior peso corrisponde per forza di cose a maggior spessore e calibro dei capelli stessi.
Inoltre le procianidine B2 si sono rivelate in grado di contrastare i fattori di crescita TGF beta-1 e TGF beta-2 il cui scopo è quello di mandare le cellule epiteliali in apoptosi (morte) inducendo la fase catagen. Quindi contrastando questa fase le procianidine B2 di fatto possono prolungare la fase attiva di crescita anagen.
Composizione
Di seguito una tabella riassuntiva con gli ingredienti principali di Annurmets Hair:
Componenti | per dose media giornaliera (2cps) | %NRV* |
Melannurca estratto secco | 800 mg | – |
Selenio | 55 mg | 100% |
Rame | 0,3 mg | 30% |
Biotina | 100 mcg | 200% |
Modalità di assunzione
Il dosaggio consigliato è di 2 capsule al giorno da assumersi possibilmente lontano dei pasti. Va precisato che comunque l’involucro della pastiglia è gastro resistente e quindi lo stomaco vuoto è più che altro una precauzione. La confezione contiene 30 capsule e quindi ne servirebbero 2 al mese.
Annurmets Hair: Quali sono le differenze?
Come potete vedere dalla tabella qui sopra, la composizione di fatto non varia in maniera significativa dato che il contenuto di estratto secco di melannurca è sempre pari a 400 mg. Certo i più attenti avranno notato che in questa nuova versione è presente il rame al posto dello zinco che ad alcuni creava nausea, però nulla da gridare al miracolo. Il Selenio è stato dimezzato mentre la biotina è rimasta invariata.
In cosa Annurmets Hair si differenzia dalla precedente versione Applemets?
In base a quanto scritto fino ad ora, la domanda appare più che lecita. L’evoluzione consiste nel cercare di rendere il principio attivo ancora più biodisponibile aggiungendo un ulteriore step alla microincapsulazione in maltodestrine già utilizzata in precedenza per garantire l’assimilazione a livello intestinale e proteggere l’estratto di mela annurca dal forte deterioramento che avveniva in seguito ai processi digestivi nello stomaco.
Grazie all’esperienza sulla farmacocinetica acquisita con Applemet, per migliorare ulteriormente la biodisponibilità i ricercatori sono ricorsi ad un particolare metodo di “rivestimento” con soluzione a base di chitosano avente lo scopo di aumentare la superfice di contatto dell’estratto micronizzato che quindi puà essere meglio assimilato.
Questo procedimento esclusivo di micronizzazione consente di trasformare Annurcomplex (estratto base utilizzato per Applemets) nella nuova versione denominata Annurtricomplex:
La nuova formulazione è data in esclusiva ad Annurmets che sarà quindi l’unico prodotto in commercio ad utilizzare Annurtricomplex. Tutti gli altri prodotti che utilizzano estratto di mela annurca campana, come ad esempio Vitaminity Apple Extract continueranno ad utilizzare come base l’attuale Annurcomplex.
Nuovi studi presentati al Sitri 2018
Annurmets Hair è stato annunciato in occasione del congresso nazionale Sitri tenutosi ad Aprile 2018 in cui il relatore professor Ettore Novellino della Facoltà di Farmacia presso l’Università Federico II di Napoli, ha tenuto una interessante presentazione dove, oltre alla nuova versione del nutraceutico, ha spiegato anche come stia continuando la ricerca sulle procianidine B2 in ambito tricologico e non solo.
Studi sulla pigmentazione
Lo studio in questione non è ancora stato pubblicato in quanto appena concluso, però se vuoi approfondire, a fine articolo puoi trovare i link al video della conferenza. Sostanzialmente i ricercatori partenopei hanno voluto approfondire le segnalazioni di diversi utilizzatori che riscontravano una maggior pigmentazione dei capelli durante l’utilizzo del nutraceutico.
I test sono stati effettuati in vitro su cellule di cuoio capelluto umano (donna di 41 anni) e si è appurata una maggior vitalità dei melanociti con maggior produzione di melanina e quindi maggior pigmentazione di cute e capelli.
Studi su ciclo del capello e WNT
Questo studio, pubblicato su Nutriens a novembre 2017, prende in esame la proprietà delle procianidine della mela di downregolare il pathway di WNT/β-catenin a livello intestinale rivelando potenzialità dell’estratto come potenziale agente chemiopreventivo contro la poliposi adenomatosa familiare.
Certamente interessanti le ricerche in ambito oncologico, ma… tornando a parlare dell’argomento che più sta a cuore ai lettori di questo sito, abbiamo già visto nella nostra guida su Minoxidil come il pathway di WNT/β-catenin sia coinvolto anche nel ciclo vitale del capello e come questo farmaco intervenga in esso riuscendo ad alterare i cicli follicolari.
Il test per valutare l’effettiva capacità dell’estratto secco di mela annurca di alterare il ciclo follicolare del capello, è stato effettuato per mezzo di una schiuma topica applicata su topi…
Se hai letto altri miei articoli, sai che gli studi effettuati sui topi non mi lasciano entusiasta, però qui non si tratta di valutare gli effetti collaterali di un farmaco e inoltre la motivazione data dai medici universitari è stata molto convincente. Difatti la pelle dei topi consente di capire la fase del ciclo pilifero semplicemente dalla variazione di colore. Quindi con un semplice colpo d’occhio si poteva verificare se era in anagen, telogen o catagen.
Di fatto si è dimostrato come questa soluzione topica sia stata in grado di estendere sia la fase anagen che la telogen senza agire su catagen prolungando di fatto il tempo in cui i capelli, per dirla in parole semplici, stanno sulla testa.
Tuttavia lo fa con un’altra via rispetto al minoxidil poiché quest’ultimo lo altera aumentando la produzione di beta catenine, mentre le procianidine inibiscono i fattori TGF beta-1 e TGF beta-2
Un topico a base di mela annurca?
Certamente molto interessante il fatto che, come negli originali studi giapponesi sulle procianidine, i ricercatori abbiano deciso di testare una soluzione topica che può avere una miglior azione localizzata.
In questo caso si tratta di un topico in schiuma e al momento è disponibile solo su richiesta presso farmacie campane indicate dal dipartimento che eseguono la preparazione galenica.
Colesterolo
Sebbene non sia in tema con la calvizie, viste le dimostrate proprietà dell’estratto di mela annurca nel contrastare il colesterolo cattivo HDL, riporto per correttezza di informazione che, come per il predecessore, è stata creato anche Annurmets HDL+.
Conclusioni
Come già accennato negli articoli su Applemets, non nascondo un certo interesse per questa tipologia di integratori poiché, sebbene agli inizi della ricerca, si sono dimostrati in grado di incrementare notevolmente la crescita di capelli e unghie (per intenderci molto più di quanto io abbia mai ottenuto con MSM e similari).
Ma soprattutto è effetto riconosciuto da moltissimi utilizzatori, la capacità di far comparire dei vellus in zone glabre da anni. Anch’io ho potuto vederlo sulle mie tempie deserte da decenni durante il test effettuato in collaborazione con l’università e il forum ieson con la prima versione del nutraceutico.
Quindi il potenziale c’è e la ricerca continua grazie alle evoluzioni fatte in Annurmets Hair per migliorare sempre più la biodisponibilità dell’estratto di mela annurca unite alle sperimentazioni di prodotti topici che secondo me potrebbero offrire risvolti interessanti in futuro.
Ovviamente non sto dicendo che ci troviamo difronte alla soluzione definitiva contro l’alopecia androgenetica, bensì che, con i futuri sviluppi, potremo avere a nostra disposizione un ulteriore arma per contrastare la calvizie per aiutare le terapie classiche ad oggi costituite da finasteride e minoxidil.
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